12/03/08

Se fossi

Cara Ketty, c'è voluto un po' di tempo ma eccomi qui a rispondere al tuo meme, onde evitare la sfiga ed anche per divertirmi un po' anche io. Quelli che nomino come miei successori sono:

  • Grace, come potevo non coinvolgerti?!
  • Il Gip, perché sto ancora aspettando il tutorial su come ci si fa da soli una copertina di Vanity Fair
  • Italian Psycho, visto che il prof dell'uni ti dà sempre sola almeno hai qualcosa da fare
  1. Se fossi in un film?
    Probabilmente Daniel di "Stargate" è il film che mi ingrippa di più in questo periodo
  2. Se fossi un flacone spray?
    Una bomboletta spray di un writer, i loro disegni mi mettono sempre allegria
  3. Se fossi un organo (non necessariamente umano)?
    Gli occhi! Mi sono sempre piaciuti e mi affascinano molto!
  4. Se fossi una cosa prestata?
    Il libro di "Grazie Fratello" che ho prestato a Grace e che forse non rivedrò mai...
  5. Se fossi un elettrodomestico?
    La lavastoviglie, ne desidero una da una vita!!!
  6. Se fossi un oggetto del tuo bagno?
    Un profumo, decisamente un profumo!
  7. Se fossi un recipiente od un portaoggetti?
    Una tazza da tè di quelle alte e colorate come le ho a casa!
  8. Se fossi parte dell’arredo urbano?
    Un grande albero, una quercia magari, dove le persone possano ripararsi dal sole d'estate e i bambini possano giocare indisturbati.
  9. Se fossi un elemento naturale?
    Un fulmine!
  10. Se fossi una droga?
    Se la caffeina desse assuefazione credo che sarei proprio quello.
Eh sì Ste, la caffeina va per la maggiore tra le salutiste come noi!

Aggiornamento: Vi metto il permalink al post della piccola Ketty onde fugare la sfigaccia!!

10/03/08

Tatangelo: Fenomenologia dei luoghi comuni

Anna Tatangelo e la sua discussa canzone "Il mio amico". Immagino che nell'ambiente degli starnazzanti gay-blogger se ne sia parlato a dismisura, ma ciò non vuol dire che debba esimermi dal parlarne anche io. A differenza di molti non vorrei parlare della canzone in sè, che per quanto mi riguarda è orecchiabile e mi piace molto. Vorrei invece parlare del video. L'ho visto stamattina, prima di scendere di casa. Mi è venuto un embolo. Domanda: vuoi perpetuare lo stereotipo del gay derelitto e solo che ha sofferto perché il fidanzato l'ha tradito?! Prenditi almeno un manzo decente! Cara Anna, dai, hai scelto un tipo bruttino, che sembra l'abbiano appena preso a mazzate e sta tutto gonfio in faccia; avrà si e no venti anni contati male ed ha le stesse rughe d'espressione di Rita Levi Montalcini; i capelli sembrano quelli di Cher negli anni settanta e per finire cosa fai?! Alla fine del video lo fai accasare con un tipo che è la copia sputata di un frescone da paura che sta nella mia aula studio la mattina e che sto cercando da mesi di fittiarmi?! Anna, tesoro, ma sei fuori?! Ti sembra credibile?!



Poi c'è la portinaia che lo guarda mezza schifata, che è un classico nei vasci napoletani e ci sta anche bene. La festa in terrazza poi mi pare che l'abbiamo un po' copiata da "Le fate ignoranti", ci manca solo Accorsi che rimorchia (altro mito, come fa uno come Accorsi a rimorchiare non lo so). Insomma, di luoghi comuni in questa canzone ce ne sono tanti, ma se devo essere sincero anche in un cuore rinsecchito come il mio c'è spazio per un po' di romanticismo; in fondo la storia della migliore amica che viene in casa e ti sveglia mettendo a fare la lavatrice, ti stende i panni, chiama i tuoi amici per organizzarti il compleanno anche se sei depresso perché hai mollato quel becero del tuo ex quando hai scoperto che strombazzava con altri a destra e a manca, un po' di tenerezza nel cuore te la fa. E' vero, è un luogo comune anche quello: la ragazza col migliore amico gay. Ma in fondo cosa farebbero le donne senza noi?! Senza che le diciamo quali sono i colori di tendenza del momento, che quelle scarpe sotto quel vestito stanno come "vuoi" con "scherzare", che devono ricordarsi di non andare oltre la decima tazza di caffè giornaliera, che spendiamo ore al telefono per consigliarle su cosa mettere stasera etc etc?! Diventerebbero pazze, ne sono certo, comincerebbero a sclerare come la De Filippi e vestire come lei.

P.s. Caro amico della Tatangelo, se leggi questo blog non offenderti: so bene di non essere un adone, ma scherzo su queste cose per far divertire un po' di persone. Non ne sono certo, ma penso che lei ti abbia scelto perché sei proprio il suo migliore amico, come sono certo che la mia Grace sceglierebbe me per interpretare il suo migliore amico se mai un giorno facesse un video o un film...porno!

01/03/08

Lezioni di Rimorchio: il primo appuntamento

E' vero, era un sacco che non davo lezioni, ma fortunatamente ho ritrovato il tempo di impegnarmi a tenere una lezione su un'annosa questione come questa. Spesso quando si incontra qualcuno per la prima volta ci si chiede come prima cosa come far colpo sull'altro. Primo grosso errore. La prima cosa da fare è capire se l'altro realmente ci piace; ci si saluta con un "Ciao, piacere..." etc, e già qui abbiamo il primo "impatto visivo". Ci piace?! Sì?! Ok, allora impegnamoci.

La scelta dei vestiti: due semplici regole

1. Non bisogna scegliere qualcosa di troppo appariscente, lasciamo a casa lustrini, cinture luminose, camicette di raso aperte ed (a malincuore) i fantastici cappellini da disco. Scegliamo qualcosa che sia semplice, ma che ci stia bene addosso. Se siamo un po' in sovrappeso ed abbiamo ceduto alla tentazione dei Magnum di Eva Longoria troppe volte, allora evitiamo maglioncini aderenti anche se di colore scuro. Meglio qualcosa di "alternativo/sportivo": largo, colori anche chiari, sì a jeans semplici con vita alta o a zampa, no all'eleganza da prime donne.
2. Meglio coprirsi. Sempre utile avere dietro una giacca, un giubbino, un jumper o un cappotto. Per diversi motivi: se il tipo non ci piace, eviteremo di risvegliare sgraditi appetiti semplicemente non togliendo il soprabito. Se scegliamo un luogo all'aperto per il nostro incontro, eviteremo di prenderci una polmonite e inoltre l'attesa nel vedere come siamo vestiti è sempre intrigante.

Il luogo

E' buona regola avere sempre una valida alternativa al luogo che abbiamo in mente. La "prima scelta" potrebbe essere chiusa per un qualsiasi motivo. Oppure se abbiamo scelto un luogo all'aperto e fa un freddo cane, o ancora il posto potrebbe essere strapieno o troppo affollato. Generalmente è bene scegliere un luogo non troppo pieno di persone, dove poter prendere un tavolino un po' più riservato rispetto al resto del locale, per poter chiacchierare in tranquillità, senza dover pensare che gli altri attorno ci stiano ascoltando e facendo i fatti nostri. E' buona idea evitare anche di appesantirsi con cibi troppo conditi o poco digeribili, non vorremo certo passare il dopo-cena ruttando o appisolandoci di tanto in tanto!

La conversazione

Qui si può spaziare molto: i propri interessi (comuni e non con l'interlocutore), la politica, gli studi, il lavoro, i nostri peluches di quando eravamo bambini, insomma tutto ciò che ci riguardi in modo da dare un'immagine quanto più completa di noi stessi. Evitiamo soltanto di fare un monologo, lasciando spazio all'altro di esprimere le sue idee ed opinioni e se proprio non ce la facciamo a star zitti c'è un trucco: facciamo ogni tanto delle domande, così saremo costretti ad ascoltare la risposta! Pochi argomenti che consiglio di eludere: gli ex che ci hanno fatto soffrire, le serate passate a fare cruising, le perversioni sul colore dell'abbigliamento intimo ed i nostri momenti imbarazzanti da bambini.

Spero di essere stato esaustivo sull'argomento, ma per qualsiasi domanda, dubbio o perplessità non dovete fare altro che chiedere!

P.s.
Per qualche consiglio di seduzione potete leggere il blog di Gipris concentrandovi sui 4 assi della seduzione!