10/04/07

Cronache di una pasquetta passiva

"Ketty, muoviti a scendere, altrimenti troviamo traffico, sei la solita passiva ritardataria!". E' così che comincia una giornata che vorresti non finisse mai. Alle 7:30 di mattina aspetti in auto che scenda quella persa della Madre Pia (alias Piccola Ketty) mentre fumi una sigaretta. Lei arriva, posa le sue cose nel portabagagli e siam pronti a partire alla volta delle montagne di Avellino. Il consorte della Contessa infatti (che da oggi sarà conosciuto come "La Mirna") ci ha invitato a passare la pasquetta in una sua tenuta di montagna. Componenti del gruppo: Mirna, la contessa, la bionda, la Titty, Mirchia, Raffaella e Sandra. Tutte donne dentro. Ai quali ci siamo uniti io e la madre pia. Tanto per dare un tocco di santità. Tutti sono partiti la sera prima per evitare il traffico di pasquetta, che io sinceramente però, non ho trovato. Arriviamo all'uscita dell'autostrada verso le 8:30 dove ci vengono a prendere Mirna e la Contessa. Arriviamo a casa della Mirna e tutti dormono, compresa lei e la contessa, motivo: hanno preso sonno alle 6 di mattina. Beh allora è normale. Un silenzio surreale. Così per ammazzare il tempo guardiamo un po' di tv, io esco a fumarmi una sigaretta, Ketty mi guarda e scuote la testa in segno di dissenso, rientro...dopo un'oretta si sente una voce dall'oltretomba "We puttane!!!". Era la Raffaella dalle scale della cucina appena alzata insieme a Mirchia, entrambi in pigiama e plaid. Per risvegliare un po' queste due shampiste ho ben pensato di mettere a fare il caffè. Problema: non sappiamo dove si accende il gas. "Ma ragazzi c'è la cucina a legna, posso usare quella, non svegliamo la contessa e la Mirna". Accendo le fiamme dell'inferno, ma il caffè non vuol saperne di uscire. Così mi industrio, cerco, ravano e dopo una mezz'oretta trovo finalmente il rubinetto del gas e accendo il gas in cucina. Proprio 5 secondi dopo scende Mirna per dirmi dove si apre il rubinetto del gas...no comment...Metto a fare il caffè. Mi viene così bene che mi chiedono il bis per ben due volte. Forse perché eravamo in 8. E poi ci sono sempre le solite passivissime che pretendono il caffè in tazzina e quello per il latte. Bon. Fatto questo, tutti si vestono e si parte per esplorare un po' i boschi...una scarpinata per un sentiero quasi inesistente praticabile solo da capre e dal nonno di Heidi. Per aiutarmi prendo in mano un ramo e ne ricavo un bastone (son sempre la solita). Definire il sentiero scosceso sarebbe usare un eufemismo. Decidiamo dunque di ritornare indietro e scendere prima che qualcuno di noi lo faccia indipendentemente...cadendo. Adiamo al Trombatorrione, tipico luogo ameno del paesino dove ci trovavamo. Torniamo quasi subito per paura della pioggia che potesse coglierci di sorpresa. Infatti appena rientrati in casa, comincia a piovere e grandinare a dirotto. Cuciniamo, pranziamo e sparecchiamo. Tutti hanno apprezzato tutto; la Sandra ha apprezzato in modo particolare, date le porzioni, la Bionda sembrava apprezzasse particolarmente il salame data la sua maestria nel tagliarlo...sarà la sua consorte, la Titty, che le ha insegnato così bene?! Noi tutti abbiamo apprezzato tantissimo i carciofi ripieni portati da Ketty. Ci mettiamo un po' a giocare con un gioco di dadi su cui ci istruisce la Sandra, finito quello cominciamo a riassettare casa, fare le ultime chiacchiere, preparare gli zainetti...e non è successo niente...è proprio quello il problema Raffy! Vabè, lasciamo perdere. Ci salutiamo per il ritorno e andiamo via...ed è stata proprio una giornata che volevo non finisse mai...Grazie Mirna!!!! E' proprio il caso di dirtelo. Siamo stati benissimo grazie alla tua calorosa ospitalità e alle tue imitazioni di orgasmi lesbici. Ci mancava solo una...Elizabeth Taylor!!!!!!
P.s. Per le represse che vogliono vedersi un fotoromanzo della giornata potete dare uno sguardo alla gallery!

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