18/11/07

Decalogo del trash universitario

Lo so, lo so miei cari (molto cari), numerosi (se arriviamo a dieci è un mircacolo) ed assidui (eufemisticamente parlando) lettori. Non scrivo da un bel po', ma sfortunatamente impegni di studio mi tengono lontano dal Blog. Ancora una volta mi trovo a scrivere ispirato durante una battuta di caccia all'Orientale. Avendo appena salutato "Il divino" sceso dall'alto delle aule di palazzo Giusy a salutarmi sono pronto a postare su argomenti di interesse altamente umanitario. I nostri occhi sono ogni giorno sottoposti a stress di ogni tipo, ma per ora mi preme soffermarmi su un decalogo o hit parade se preferite, di trash things, tipico di studenti universitari.

10. Il marsupio: passato di moda ormai da secoli, ci sono persone che ancora si ostinano ad indossarlo, mettendo inevitabilmente in evidenza le prosperose panze di cui sono fornite.

9. Codini in stile Chun Li: Avete presente la lottatrice asiatica di Street Fighter?! Personalmente vi sconsiglio di imitarla con quei piccoli ammassi di capelli ai lati, ornati e tenuti su allo stesso tempo da improponibili e orridi codini colorati.

8. Telefono alla cintura: Volete mettere in mostra il vostro ultimo acquisto tecnologico?! Spiattellare il vostro telefonino sulla cintura a mo' di pistolero è il modo peggiore per farlo. Non avete una vita sociale?! Non c'è qualcuno che si interessi del fatto che siete vivi e non morti vi contatti al cellulare?! Allora che lo avete comprato a fare questo telefono?! Son soldi buttati!

7. Colori assurdi dei capelli: perché non vi arrendete a tenere il vostro colore naturale?! Insomma dico io, vada anche che una bionda voglia diventare mora, o viceversa, ma il fucsia, il blu o il rosso fuoco secondo me sono un bel po' esagerati! Siamo mica in un film di fantascienza!

6. Ombretto dorato o argentato: Vi pare?! Cioè, voglio dire, a me sembra alquanto assurdo che qualcuno si metta, per venire all'università un ombretto dorato o argentato, come se fosse una delle peggio Drag Queen del Bronx di New York. Sei all'università, mica allo Stonewall Inn!

5. Collana con ciondolo a croce: moda lanciata da uno dei maledetti amici di Maria De Filippi, ha preso piede non solo dalle nostre parti ma un po' dappertutto. Quando fa meno freddo l'occasione è sempre buona per indossare una camicia aperta fino quasi all'ombelico mostrando i fieri muscoli pettorali ed anche qualche addominale (giusto per accendere gli animi di noi perse giovenche universitarie) e indossare la squallidissima croce enorme con tanto di rosario nero e argento.

Ci avviciniamo alla "zona calda" e troviamo

4. I pantaloni alla zuava: Orrendi in qualsiasi modo, forma o colore li si indossi. Spesso li vediamo abbinati a scarpe di vernice con dècolletè, viola o fucsia, mettendo così in risalto i polpacci da calciatore di serie A, male depilati.

3. Orecchini giganti: Avete origini gitane e ne andate fieri?! Siete appartenenti ad una tribù zingara?! Il modo peggiore di dimostrarlo è indossare enormi orecchini; a cerchio, a forma di gong, pendenti fino alle caviglie o in qualsiasi altro modo il mio grido di disperazione rimane uno soltanto: MODERATEVI

2. Scarpe stile "Signora in giallo": lo so, per essere politicamente corretto non dovrei nemmeno nominarle perché c'è qualcuno sempre dentro al mio cuore che ne fa un uso costante, ma non ce la faccio. Quelle scarpette basse, con tacco largo, magari comodissime e larghe all'inverosimile, non posso proprio vedermele davanti agli occhi. Per non parlare poi di quei modelli a scacchiera nero e bianco con i bordi e i fiocchetti rossi....ORRORE!!!

1. Rapper dei bassifondi: ce n'è per tutti, ma non per lui; di pazienza dico. Posso tollerare tutte le altre nove cose che ho descritto qui sopra, ma non uno che veste con pantaloni tre o quattro taglie più grandi di lui, indossa magliette con le quali si potrebbe ricavare un tendone da circo, si agghinda con collanazze dorate maledettamente false e cammina come se dovesse schivare continuamente qualcosa, dondolandosi da una parte e dall'altra e cercando con le mani di non far scendere il pantalone mostrando a tutti la miseria con cui ha a che fare! Non si può vedere gente che veste ancora così. L'alternativo rapper è passato di moda da decenni, oserei dire.


Dunque, posso aprire una petizione online per contrastare questo Horror Show?!

02/11/07

Moda Orientale

Come facciamo a distinguere un manzo da giurisprudenza da una persa dell'Orientale?! Probabilmente ad un newbie del settore, come una matricola, il carattere di distinzione può non sembrare così ovvio come sembra a noi shampiste navigate del bar del secondo piano. L'abbigliamento è un must: curato fin nei minimi particolari per gli studenti "A palazzo", come se stessero entrando nel loro reame; sciatto, ma fashion per le perse dell'Orientale di palazzo Giusso (o Giusy che dir si voglia). Definiamo più nel dettaglio.



A palazzo: dal fashion discotecaro all'eleganza sobria di una camicia con un pantalone classico, la checca "di palazzo", non perde mai l'occasione di mettere in mostra il suo talento da fashion designer, curata nei minimi dettagli: cintura abbinata alle scarpe, fisico palestrato o comunque definito, sopracciglia spinzettate, pelle molto liscia grazie all'uso dei cosmetici giornalieri. Spesso la troviamo sfilare al bar, ma ogni scala mobile o fissa per lei diventa un evento, un'occasione per sfilare, come se fosse a piazza di Spagna. Le migliori occasioni di mettersi in mostra, sono come ben sappiamo, al bar al secondo piano, oppure nelle aule studio.




Palazzo Giusy: Trasandato, barba leggermente incolta, portamento inesistente, aria da regista di teatro sperimentale. Ad un occhio poco attento, può risultare etero, ma ad una più accurata analisi notiamo sicuramente uno sguardo lucido (tipico di coloro che fanno attenzione a tutto), colori della maglietta che spesso sono proprio quelli che vanno di moda in quel periodo, il pantalone seppure largo è a vita bassa mostrando un fiero intimo nero o con colori accesi. Il look della persa orientaleggiante, può essere accessoriato nei modi più svariati: chiavi appese ad un moschettone che penzola dalla cintola, catene, catenine e catenelle varie che penzolano dal collo, anelli d'acciaio, piercing coloratissimi. Insomma, una specie di Sant'Anna, versione moderna. La risultante è un buon miscuglio tra alternativo e fashion che può intrigare o meno a seconda dei risultati e dei gusti degli interessati.