03/02/07

Patologie da disco

Nei precedenti post vi ho parlato di come si può rimorchiare qualcuno in discoteca. Fermo restando che l'argomento non è esaurito mi preme spendere qualche pagina su alcuni tipi di patologia da disco. Non sempre in discoteca si trova quello che ci si aspetta di trovare. E' vero che l'80% delle volte ci sono ragazzi simpatici e normali con i quali si scherza, si parla e si balla, ma alcune volte non è così: parlo a voi, inesperti di discoteche, voi che non sapete scendere come si deve una scalinata, voi che non sapete abbinare la cintura alle scarpe, voi che siete quì ad istruirvi. Resti ben inteso che dalla teoria alla pratica non è un passo breve, ma con un paio di accortenze potete farcela anche voi. Quello che segue sono tre delle principali patologie che si possono trovare in una disco o in un bar gay. Il mio maestro Robbie mi è testimone. Che la forza gaya sia con me!

Quadri della disperazione: esseri di bassa lega, che solitamente vengono da soli in discoteca; spesso sono abominevoli cessi, a volte possono essere carini ma con un pessimo carattere e per questo vengono classificati come tali; quello che li caratterizza infatti non è solo l'aspetto, ma quanto la loro attitudine alla solitudo metafisica e non, che esprimono restando seduti a bordo pista con un colorato cocktail in mano mentre tutti ballano e si divertono. Le loro tecniche di approccio sono tra le più disparate: si possono infatti notare labbra tremule alla "Signorina Silvani", occhi languidi alla "Manga giapponese", mani con il palmo rivolto verso l'alto come se si stessero svenando i polsi e gambe aperte peggio di un eterosessuale. Tutti questi gesti sembrano indicare un unica frase: "Ti prego, fa un'opera di bene stasera". Mette tristezza solo guardarli e ricordano molto i gitani che chiedono la carità ai semafori. Non di rado infatti possiamo notare qualcuno che lancia loro qualche monetina come a dire "Toh, comprati anche tu qualcosa di decente da indossare". Vestiti perennemente fuori moda, generalmente scelgono colori spenti per avere un effetto "Camaleonte" con le pareti del locale. Solitamente si accoppiano tra loro, ma in rari casi di forte ubriachezza (dell'altro) possono anche aspirare ad un ragazzo al quale potremmo dare anche 6.

Gruppo INPS: Generalmente, non si sa come, ce li ritroviamo nel locale prima ancora dell'apertura. Anche se arrivate per primi (cosa che sconsiglio sempre altamente, a meno che non ci sia una valida ragione di ricerca scientifca come la mia) noterete che infestano già il bancone del bar o i tavolini con le sedie. Stanno sempre insieme, spesso seduti e con facce che non hanno nulla da invidiare ad un labrador. Data la loro età che oscilla tra i 60 ed i 70 anni, devono infatti dosare le loro energie e ballare solo nei momenti più clue. Ne esistono varie versioni: la più comune la riconosciamo in un signore di età non inferiore ai 50 anni con una dismessa forma fisica da lottatore di sumo appollaiato su una sedia con un bel panorama su tutta la pista o sui corridoi che danno verso quest'ultima, o ancora sul bar, così da poter monitorare sempre la situazione. Guarda perennemente le sue potenziali prede (o in questo caso vittime) sperando di applicare la regola del 4 (precedentemente descritta). Non si rende conto che l'unica ragione per cui qualcuno al di sotto dei 45 anni potrebbe guardarlo negli occhi per 4 o più secondi è la cecità totale. Prede predilette infatti sono i ragazzini che sfiorano i 20 anni o poco più alle prime serate in locali gay. La confusione e la poca conoscenza dell'ambiente potrebbe infatti indurli ad instaurare una conversazione con loro che generalmente non dura più di 20/30 secondi; giusto il tempo di chiedere "Dov'è il bagno?!Ho un forte senso di nausea". Altra sottospecie di questa patologia si riconosce in una forma fisica piuttosto curata (per quanto gli permetta l'età), longilinea, snella , con capelli che tendono al brizzolato stile "Richard Gere", pizzetto tinto e lampade. Lampade a più non posso. Per nascondere il grigiore della pelle infatti spesso ricorrono a centri solari abbronzanti. Nel senso che ci si trasferiscono. Peccato che in questo modo evidenzino ancora di più i solchi e gli immani burroni del loro viso che loro ancora si ostinano a chiamare "Rughe d'espressione".Generalmente si accoppiano tra loro o con i quadri della disperazione; in quest'ultimo caso vediamo non di rado i quadri tornare indietro con una faccia che sembra dire "in fondo l'astinenza non è male"


Lo sbattuto di mezza età: pericolosissima patologia che può mettere in difficoltà anche la persona più allegra del posto. Se per caso vi imbattete in un trentenne/quarantenne che una volta attaccato bottone con voi con una classica scusa come "E' la prima volta per me quì dentro" oppure "Hai da accendere?!" continua a starvi attaccato, ballare corpo a corpo nonostante i continui incitamenti a smettere vi consiglio altamente di fuggire il più possibile lontano. Sintomo questo infatti, di una bomba che sta per esplodere. Una volta che il soggetto avrà capito che non è di vostro interesse, non farà altro che ballare ad un paio di metri di distanza da voi agitandosi come una scimmia idrofoba, dando fastidio ai passanti con gomitate involontarie e soprattutto fingendo maldestramente di essere riuscito a rimorchiare un ragazzo più carino di voi. I vostri amici non potranno fare altro che notare il tutto e deridervi per il resto della serata. Solitamente questo soggetto presenta un vestiario che varia: notiamo lo stile "Miami Vice" con camicetta a fiori enormi o quello "Penso di sembrare un indossatore di moda" con una canotta o una maglia smanicata che mettono in mostra bicipiti flosci e smessi che fanno sì che la gente pensi "Era un indossatore di moda quando hanno fondato la società forse". A volte qualcuno per scrollarselo definitivamente di dosso può adottare frasi come "Ho visto un ragazzino al bar e rivoleva indietro la sua maglietta: era la tua adolescenza" . Oppure quando gli domandate "Quanti anni hai?!" (domanda che già per sè gli suscita fastidio) se lui risponde "Tu quanti me ne dai?!" potete definitivamente annientare ogni sua speranza nei vostri confronti dicendo "Perchè quelli che hai non ti bastano?!". Le uniche tecniche di accoppiamento che conosce sono quelle sopra descritte.

Pensate che sia finita?!Io lo spero, ma qualora dovesse risultare qualcosa di diverso rimanete sintonizzati!

P.S.
Per il nome della seconda patologia si ringrazia il gentilissimo consorte della Contessa Half-Blood

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