06/08/07

Tempo di conti...alla rovescia!

Ci risiamo. Permettetemi la parafrasi: "Luglio col bene che ti voglio, non ce la faccio più". Necessito di staccare la spina e non al mio vibratore. Devo farlo assolutamente altrimenti esplodo. Contiamo di nuovo al contrario; stavolta però partiamo dal 4. Mancano esattamente 4 giorni alla mia abituale e se vogliamo anche rituale partenza per. . . Sono tre anni che lo faccio e ancora non so nemmeno come definirlo; uno lavoro?! Sì, è vero lavoro, ma mi diverto anche un casino. Una vacanza?! No, in vacanza non si lavora mica. Mah, diciamo che parto per Londra e basta. E basta sul serio, visto che quando si va lì è già tanto. La città dei controsensi, la chiamerei così. Precisa, impeccabile, con i suoi orari e la sua eleganza diurna da un lato; dall'altro invece una serie infinita di eccessi; da una parte puoi renderti conto che autobus e metropolitane spaccano il secondo sempre e dovunque, anche di notte e nei posti meno centrali, dall'altra nei vicoletti di soho non è improbabile trovare una coppia di gemelli palestrati e vestiti uguali che ti strizzano l'occhio. D'altro canto per rilassarsi è il massimo. Quando di venerdì pomeriggio stacchi dal lavoro e vai a correre al parco ti senti così libero, quasi come nella canzone di "Se provi a volare". O alla fine di una giornata rilassarsi leggendo un bel libro da Starbucks con una tazza di caffè fumante sotto il naso. Tutto questo però ha anche un certo risvolto. C'è sempre qualcosa dietro, e non è sempre quello che speriamo. Ti lascia pensare. Pensare a quanto la vita sia ingiusta nel lasciarti godere di tali meraviglie solo per poche settimane; ingiusta nel privare gli amici più cari che hai di sufficiente tempo e denaro per starti accanto nei pochi momenti di relax che puoi concederti; ingiusta perché le giuste persone non ti concedono mai una seconda possibilità; ingiusta perché i tuoi genitori non ti apprezzano mai abbastanza per tutto quello che fai; ingiusta perché ci sono certi amici che ti evitano e non sai mai il perché. Un vecchio proverbio indiano dice "Se dovessi ringraziare il tuo Dio per tutto quello che hai, non avresti il tempo per lamentarti". Probabilmente è vero, ma la natura umana è fatta così: sempre desiderosa di qualcosa. E allora cominciamo sto conto alla rovescia e speriamo bene!

1 commenti:

Manu ha detto...

Sei troppo simpatico e scrivi benissimo! Bel blog!